L’onda nera tra Americhe ed Europa
L’onda nera tra Americhe ed Europa

Iniziativa a cura di Mediterranea Bologna, Vag61 e CentroDoc “Lorusso-Giuliani”

Il 18 aprile2024 la prima delle serate in preparazione al 25 aprile. Un incontro per raccontare, discutere e ragionare sull’ “onda nera” che avanza in Italia e nel mondo .

Ne parliamo con:

Herna Ouvina (scrittore, politologo esperto di latino America
Federica Frazzetta (autrice de “L’onda nera frastagliata”)
Leonardo Bianchi (autore de “Le prime gocce della tempesta”)

– alle 18,30: incontro e presentazione dei libri

– alle 20,30: cena sociale

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L’onda nera frastagliata
L’estrema destra nell’Italia del nuovo millennio

di Federica Frazzatta, edizioni Meltemi

Dopo le elezioni politiche del 2018 e le europee del 2019, l’attenzione mediatica sull’estrema destra italiana è improvvisamente calata, dando l’impressione che le sonore sconfitte elettorali abbiano decretato anche la fine di alcune esperienze politiche. In realtà, come il fascismo riuscì a sopravvivere alla fine del regime, anche l’estrema destra odierna è stata in grado di superare quelle sconfitte elettorali, rinnovandosi. L’onda nera frastagliata parte da lontano per provare a comprendere come l’estrema destra abbia politicizzato l’emergenza pandemica, andando al di là di quegli eventi eclatanti che spesso la fanno rimbalzare sulle pagine della cronaca politica. È nel lungo periodo, infatti, che le scelte delle tre organizzazioni prese in analisi – CasaPound Italia, Forza Nuova e Lealtà Azione – si delineano con maggiore chiarezza, in quanto frutto di processi di mutazione nel tempo che, se noti, non possono cogliere di sorpresa.

Le prime gocce della tempesta
Miti, armi e terrore dell’estrema destra globale

di Leonardo Bianchi, edizioni Solferino

È il maggio del 2012. Un uomo è solo in una stanza e sta scrivendo a una scrivania. Quella, però, non è una normale scrivania: è un tavolo imbullonato al muro bianco. Quella stanza è la cella di una prigione. E quell’uomo non è come gli altri. Otto mesi prima ha colpito a Oslo e sull’isola di Utøya. Ha ucciso settantasette persone in nome di una sola fede: il nazismo. L’uomo verga veloce le ultime righe di una lettera. «Siamo le prime gocce della tempesta purificatrice che sta per abbattersi sull’Europa» scrive Anders Behring Breivik. Comincia da qui, dal carcere di Ila, un’immersione in apnea nell’incubo diventato realtà, un reportage narrativo – sconvolgente e documentatissimo – che racconta la galassia del neonazismo contemporaneo e del terrorismo suprematista bianco.

Nelle pagine di questo libro occhi spiritati compulsano manuali dello stragismo fai-da-te; armi sparano come in un videogame contro «diversi», neri, immigrati, musulmani e militanti socialisti; una scia di sangue si allunga da Macerata alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Norvegia; parole pesanti come piombo inneggiano alla guerra razziale.
Leonardo Bianchi indaga sulle reti liquide della nuova Internazionale Nera, perlustra le pieghe più oscure del web inseguendo l’eco della propaganda incendiaria, analizza l’avvento della destra americana di ultima generazione, svela i processi di normalizzazione delle teorie di morte in voga dall’Ungheria di Orbán all’Italia del nazional-sovranismo, indica la minaccia letale che grava sull’Occidente. Perché la tempesta infuria già.